Latte, origine obbligatoria in etichetta.
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Da mercoledì 19 aprile arriva in Italia l'obbligo di inserire nelle etichette di tutte le confezioni dei prodotti lattiero - caseari l'origine della materia prima.
Un'importante strumento che consente al consumatore di scegliere, senza più inganni, la provenienza di latte, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Il provvedimento ha completato il suo iter in Europa e in Italia e si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.
Gli obiettivi portati avanti dal Ministero delle Politiche Agricole e sostenuti fortemente da Coldiretti, sono quelli di combattere il falso "made in Italy" e permettere al consumatore finale di risalire al Paese di mungitura del latte, in modo da poter conoscere nel dettaglio le caratteristiche principali dei prodotti e poter decidere se acquistare quelli italiani o meno.
L'indicazione corretta.
Le etichette di tutte le confezioni di latte e prodotti lattiero - caseari devono indicare il nome del Paese in cui è stato munto il latte e quello in cui è stato condizionato o trasformato.
Qualora il latte utilizzato come ingrediente sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con una sola dicitura "Origine del latte: Italia".
Novità in arrivo anche per pasta e riso.
La scorsa settimana il Ministro Martina ha annunciato la firma del decreto per sperimentare l'origine dei prodotti a base di riso nell'etichetta. Oltre all'obbligo dell'origine, l'Italia chiederà a Bruxelles l'attivazione di una clausola di salvaguardia per bloccare le importazioni di riso nei Paesi che godono del sistema tariffario a dazio zero nonostante utilizzino in maniera intensiva pesticidi vietati da anni dall'Unione Europea e sfruttino il lavoro minorile.
Al via anche un piano straordinario per la promozione e l'informazione sul riso italiano; misure necessarie per difendere un settore in cui l'Italia è il primo produttore europeo, grazie alla coltivazione su un territorio di 234.300 ettari, per una produzione di 1,58 milioni di tonnellate realizzata grazie a 4.300 aziende risicole e circa 100 industrie risiere per un volume d'affari di circa 1 miliardo.
Si aspetta inoltre da Bruxelles il via libera sull'obbligo di indicare l'origine del grano impiegato nella pasta.
Ad oggi, i cibi con l'indicazione obbligatoria in Italia sono:
- carne di pollo e derivati;
- carne bovina;
- frutta e verdure fresche;
- uova;
- miele;
- passata di pomodoro;
- pesce;
- olio extravergine d'oliva.
- latte
- latte intero
- latte scremato
- latte alta digeribilità
- burro
- yogurt
- Mozzarella
- mozzarella fior di latte
- Mozzarella di Bufala
- Formaggio Piave
- formaggio
- formaggi
- prodotti lattiero caseari
- made in Italy
- etichetta UE
- Unione Europea
- grano
- grano Khorasan
- pasta
- pasta di semola
- risotto
- riso
- Ministro Martina
- Coldiretti
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- cibo
- Indicazione obbligatoria
- prodotti UE